Nel 2010 l’UNESCO riconosce la dieta mediterranea patrimonio dell’umanità. Il riconoscimento culturale dato dall’UNESCO è stato preceduto da un riconoscimento scientifico, indagato dal fisiologo ed epidemiologo Ancel Keys.
Giunto in Italia, in particolare nel Meridione, nel secondo dopoguerra, Keys notò che gli abitanti di queste regioni, rispetto ai suoi connazionali, soffrivano in minore misura di disturbi metabolici, come ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete e anche di una ridotta incidenza di infarto miocardico acuto.
Dallo studio che ne seguì, il Seven Countries Study, si stabilì che i benefici in termini di salute di queste popolazioni erano dovuti proprio alla loro alimentazione: gran consumo di cereali integrali, frutta, verdura, pesce, ridotto consumo di zuccheri e farine raffinate, carni rosse.
Al giorno d’oggi abbiamo dimenticato questo fregio proprio del nostro paese, prediligendo un’alimentazione “industriale” e non controllata correttamente da un professionista, ma privilegiando diete fai da te, nel caso migliore, o, nel caso peggiore, ignoriamo quelle che dovrebbero essere le linee guida di una sana alimentazione. “Noi siamo ciò che mangiamo” e il nostro corpo risente, in positivo e in negativo, del cibo che quotidianamente ingeriamo.
I processi metabolici e gli stress ambientali con cui ogni giorno ci confrontiamo generano una condizione interna del nostro corpo, nota come “stress ossidativo”, dove molecole chiamate col nome di “radicali liberi”, danneggiano il DNA e le nostre cellule, contribuendo, tra l’altro, ad un invecchiamento precoce, che non riguarda soltanto quello che noi percepiamo esteriormente, ma soprattutto quello che non vediamo interiormente, sui nostri organi.
Gli occhi sono organi complessi e affascinanti che ci permettono di ammirare il meraviglioso mondo che ci circonda, ricco di bellezze, paesaggi e colori. Forse proprio perché spesso dimentichiamo che, se percepiamo quanto di bello ci sia sul nostro pianeta dimentichiamo di proteggerli in modo adeguato. Le strutture interne dell’occhio risentono inesorabilmente dello stress ossidativo e dei nutrienti, essendo porzioni delicate e che necessitano di corretta energia e cofattori per funzionare.
La cornea e l’humor vitreo sono costituiti da collagene; il cristallino, ricco in proteine, se danneggiato da fattori ambientali come fumo, ma anche da fattori interni come diabete, può degenerare e determinare l’insorgenza della cataratta; i coni e i bastoncelli presenti nella retina inviano impulsi al cervello gli permettono di recepire e costruire l’immagine che vediamo, si servono di vitamina A per il loro compito; le membrane delle cellule sono costituite da acidi grassi di varia natura.
Considerando, quindi, un’alimentazione sana per i nostri occhi, dobbiamo agire su due fronti: i nutrienti che servono agli occhi per il loro funzionamento corretto e le sostanze di natura antiossidante che servono a proteggerli dal famoso stress ossidativo di cui abbiamo parlato; certo, il nostro corpo ha sistemi di difesa, ma talvolta non bastano per proteggerci dallo stress ossidativo, e qui, Madre Natura, generosa con i suoi frutti, ci viene in aiuto.
Pensiamo ad alcune patologie oculari e su come si può intervenire.
La cataratta è una degenerazione del cristallino, favorita sia dall’invecchiamento che dallo stile di vita, ad esempio il fumo.
Il glaucoma è una patologia dove l’aumento della pressione oculare danneggia il nervo ottico compromettendo la vista, portando da prima ad una riduzione del campo visivo, fino ad una progressiva cecità.
Come possiamo intervenire con l’alimentazione su questa patologie.
Oltre chiaramente ad una sana, varia ed equilibrata alimentazione che è alla base della salute dell’individuo, possiamo citare alcuni composti che aiutano la salute dei nostri occhi e gli alimenti in cui si trovano.
Innanzitutto, vitamina A, citata prima, dove la troviamo?
Possiamo assumere i suoi precursori, sostanze note come carotenoidi, attraverso alimenti di colore arancione, come carote, zucca e arance.
Vitamina C, uno degli antiossidanti di eccellenza nonché cofattore per la sintesi del collagene, si trova generalmente in agrumi, kiwi, fragole, verdure a foglia verde.
Molecole antiossidanti, come flavonoidi, che si trovano nei frutti di bosco, mirtilli, bacche, more, lamponi, ribes, uva rossa.
Acidi grassi essenziali, gli omega-3, contenuti nel pesce azzurro, nel salmone e in generale nella frutta secca a guscio e nell’olio extravergine d’oliva.
Ancora importante, soprattutto per il glaucoma, ridurre l’introito di sale.
Le linee guida ci informano che l’uomo può assumere massimo 5g di sale al giorno, ma ad oggi ne assumiamo molto di più, quasi il doppio, e questo sale in eccesso non deriva da quello usato per condire pasta o verdure, ma da quello già presente negli alimenti industriali.
Pertanto, se il vostro desiderio è quello di stare bene, proteggere il vostro corpo e la vostra vista, non serve andare di matto leggendo su Internet cosa è buono o cattivo, perché in questo modo si rischia di perdersi: affidatevi invece a veri professionisti della vista e della nutrizione.
Articolo a cura del Dott. Vittorio Marrazzo – Produzione riservata®